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CONVEGNO: “I sentieri della pace nelle crisi del terzo millennio”

“Importante convegno organizzato dal Coordinatore Regionale Assisi Pax Puglia, assieme al ns socio, il Prof. Anton Giulio de Rubertis dal titolo “I sentieri della pace nelle crisi del 3° millennio”, è previsto in Bari a maggio, per festeggiare il ventennale associativo.

L’importanza dell’evento, magistralmente coordinato dai nostri soci, ha richiamato nella ns bella Puglia molti studiosi di fama internazionale”.

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Assisi Pax International compie 20 anni

Assisi 1997 – 2017: Assisi Pax International compie venti anni.
Fu fondata nel 1997, per volontà di Padre Gian Maria Polidoro, grazie all’ispirazione che solo il santuario della chiesa nuova (casa paterna di San Francesco d’Assisi) dona.
Classe 1933, il frate francescano e sacerdote originario di Ortona è impegnato nella divulgazione della parola Pace fin dal 1957.
“La pace non significa soltanto l’abolizione dei conflitti bellici – spiega padre Polidoro – ma è un discorso da fare tutto al positivo che inizia pienamente dopo la cessazione delle guerre e la fine degli atteggiamenti violenti”. Dal 1982 si occupa anche del tema dell’ecologia che chiama “Pace con il Creato” e l’anno successivo pubblica il suo primo libro “La Pace”. Nel 1984 fu cofondatore del Centro Internazionale per la pace tra i popoli e fu anche uno dei due francescani che dialogò con Regan e provò a trattare con il governo libico e Gheddafi sul caso Locked. Il 2 Giugno 2010, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo nomina Commendatore ordine al merito della Repubblica in merito al suo lavoro per la pace.

Accanto al fondatore di Assisi Pax International c’è il Presidente dell’associazione Gerardo Navazio che con occhi emozionati spiega il concetto che è alla base del loro pensiero. “Per Assisi Pax International” il positivo è più importante del negativo – dice – il presidente – l’essere umano non è stato creato per la guerra, è combinato strutturalmente per la pace.
La spiritualità è la vita dell’uomo e della donna, mentre la corporeità ne è l’impressione più immediata. La nostra collocazione nella natura ci rende custodi e coltivatori del Creato e il nostro incontro con esso è il rapporto di Pace.
Abbracciamo il concetto di “Nonviolenza” perché scritto in questo modo è un concetto positivo che rifiuta la violenza e apprezza la forza come dono della natura dell’uomo. Non dobbiamo confondere la forza che é virtù, con la violenza che é assenza di equilibrio nell’uso della forza.
Questa realtà è molto attiva anche all’estero tanto che una delegazione partrà nei prossimi giorni per il Medio Oriente con l’obiettivo di divulgare il concetto di pace.

Articolo di Maria Moroni

COSA E’ CIVILTA’ DI PACE

Per poter comprendere cosa voglia dire civiltà di pace, dobbiamo scomporre i termini e porci le domande: Cosa è civiltà?Cosa è pace? 

1- Civiltà. Detto in parole povere, ma operative, la civiltà è formata dalla tipologia dei rapporti che noi abbiamo con ogni altro essere. Questi rapporti possono essere: interumani, intercreaturali e con Dio (anche l’ateismo è un tipo di rapporto con Dio) ed anche rapporti con noi stessi. Su di essi basiamo il nostro vivere e convivere. Per questo ogni società ha una sua civiltà avendo una scala di valori cui fare riferimento. Esaminando la scala dei valori ci si rende conto del tipo di civilizzazione in cui siamo inseriti. E questo è ottimo esercizio di condivisione e confronto. Ad esempio, se diciamo “civiltà occidentale”, intendiamo quella civiltà che ha una scala di valori comunemente accolti dalle varie società dell’occidente. Quindi non qualcosa contro altre civiltà, ma qualcosa di diverso, magari da confrontare con altre civiltà. 

2- Pace. La pace non significa soltanto l’abolizione dei conflitti bellici. Per averla  non è sufficiente far cessare le guerre o anche gli odi o anche gli atteggiamenti aggressivi dei singoli o delle società. Pace è un discorso da fare tutto al positivo, che inizia pienamente dopo che le guerre sono cessate, gli odi spenti e gli atteggiamenti violenti esauriti. La pace è quanto segue: una costruzione che si innalza, dopo aver cancellato gli odi o le guerre o le varie conflittualità.Gli odi, le guerre, i conflitti possono essere esorcizzati solo quando una civiltà si basa sulla visione positiva di ogni essere e di ogni realtà. E ciò è possibile. Detto in termini religiosi, pace è la ricostruzione dell’antico rapporto positivo dell’uomo con Dio, con se stesso, con gli altri, con il creato, con la stessa morte. Potremmo dire che pace è il ritorno nell’Eden, possibile dopo la redenzione operata da Cristo. 

3- Civiltà di Pace. Una civiltà di pace, pertanto, non consiste in un generico desiderio di pace e in alcune azioni di pace ugualmente generiche, o in una bandiera che sventola in un corteo. Pace la troviamo particolarmente in una cultura di positività della persona umana per cui la società si struttura facendo leva sulle qualità positive delle persone e non su quelle negative. Anche i nostri rapporti con ogni altra creatura, ugualmente saranno basate sulla visione positiva che di esse abbiamo. In questo modo, ad esempio, la vera ecologia sarà quella basata sul rispetto, sull’uso congruo e sull’apprezzamento di ogni realtà creata cui diamo il nome di pace nel creato.