RIFLESSIONI SULL’ECONOMIA DEL SOCIO MARCELLO SALERNO

Colgo l’occasione dell’ultima newsletter di Padre GianMaria sul tema “I Francescani e l’economia” per aggiungere qualche riflessione.
A volte concetti complessi possono essere spiegati tornando al loro significato più semplice. Il termine “economia” deriva dal greco οἶκος (oikos), “casa” ma anche “beni di famiglia”, e νόμος (nomos), ossia “norma” o “legge”. Economia è innanzitutto “regole di gestione” della casa, del patrimonio. E’ a questo spirito originario che dobbiamo tornare, a mio avviso, per cogliere il modo più autentico di vivere l’economia. Oggi per tutti economia significa spread, indici di borsa, deficit, manovra finanziaria, fiscal compact, etc. Concetti che inesorabilmente sfuggono al controllo ed all’azione dei singoli individui. Concentrarsi su questi aspetti rischia spesso di provocare in ognuno di noi un enorme senso di frustrazione e di pessimismo.
Cosa possiamo fare per contribuire ad una civiltà di pace che sia anche una “economia” di pace?
Intanto ripartire dalla consapevolezza che il funzionamento del sistema economico è il risultato del piccolo contributo di ognuno, sia sul piano della produzione (attraverso il lavoro) che del consumo attraverso una gestione attenta e responsabile delle risorse a nostra disposizione. Come nella “gestione della casa” ognuno ha un ruolo, un compito che occorre svolgere con onestà e dedizione, osservando e studiando anche i fenomeni più grandi che investono il nostro Paese e l’economia internazionale ma senza restarne travolti. Eliminiamo dal vocabolario espressioni come “non mi riguarda”, “non posso farci nulla” e sostituiamole con “io ne faccio parte”, “dipende anche da me”. Gandhi avrebbe detto: siate voi il cambiamento che vorreste vedere nel mondo.
Con questo atteggiamento anche la crisi può trasformarsi in opportunità per riscoprire, ad esempio, il lato umano dei rapporti economici. Tornare a vedere il nostro collega, il nostro datore di lavoro, l’amministratore di condominio o il funzionario pubblico (al quale magari faticosamente stiamo versando una imposta) come uomini, individui con i quali, in fondo, condividiamo le medesime preoccupazioni, le stesse speranze. Ad ogni individuo siamo legati dallo stesso senso di appartenenza all’umanità. E insieme possiamo contribuire, ognuno nel proprio piccolo, a migliorare la nostra “economia”.