LA FORZA DELLA SPIRITUALITA’
Foto di Barbara Iandolo da Pixabay
Carissimi/e,
ho il timore che ci possa essere tra noi qualcuno/a che al solo leggere il titolo della presente possa girare pagina pensando: “è la solita predica!” A costoro, se ci fossero, vorrei offrire il suggerimento di riflettere sul proprio rapporto con Assisi Pax solo dopo aver letto e meditato questo scritto. Si tratta infatti di comprendere il significato profondo e vero della spiritualità su cui poggia e si regge ogni fraternità o gruppo comunque lo si voglia indicare. Spiritualità è motivazione per cui si sta insieme. E’ lettura condivisa dell’universo. E’ il comune sentire di cosa significhi il termine “Fraternità”. E’ l’essere coscienti di avere un Padre nei cieli che ci ha creati per amore ed ha posto l’amore come legge della vita e la guerra legge della morte. E quando manca la spiritualità? Quella vera, quella che ci parla di sorriso, di aiuto fraterno, di perdono (rimetti a noi i nostri debiti COME…), di comprensione, di: come diceva papa Ratzinger il 27/10/2011 alla Porziuncola: “Nel 1989, il muro (di Berlino) cadde senza spargimento di sangue. All’improvviso, gli enormi arsenali che stavano dietro al muro non avevano più alcun significato. Avevano perso la loro capacità di terrorizzare … La causa più profonda di tale evento è di carattere spirituale: dietro il potere materiale non c’era più alcuna convinzione spirituale. La volontà di essere liberi fu alla fine più forte della paura di fronte alla violenza che non aveva più alcuna copertura spirituale.” E’ la spiritualità, carissimi/e, la forza che fa camminare insieme, che fa superare i mille ostacoli alle fraternità, che ci fa essere di Assisi Pax. Non ci sono altri motivi. Non c’è convinzione spirituale quando emergono gli egoismi, quando varie aggregazioni vanno in frantumi, quando si litiga in famiglia o si innalza, a bandiera, il potere economico. Spiritualità, dunque, fratelli e sorelle del grande mondo e dei tanti piccoli mondi di cui è materiata l’umana società. Abbiamo bisogno di riscoprire il senso stesso della spiritualità che risponde alla domanda: perché Dio ci ha creati? San Francesco, con piedi ben piantati nella Chiesa una, santa, cattolica, ed apostolica, così pregava: “Alto e glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. E dame fede diricta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e conoscemento perché io faccia lo tuo santo e verace comandamento.
E il Signore ci benedica.
GianMaria Polidoro ofm